La macchina portatile della “screen generation” è così arrivata in Italia e, a distanza di quattro giorni dal lancio, sul gadget della Apple si iniziano a riassumere le prime impressioni e anche i problemi che in molti hanno riscontrato nell’attivazione. Proviamo intanto a riassumere le caratteristiche principali del nuovo iPhone 3G.

Rispetto al modello precedente, pesa due grammi in meno ed è leggermente più spesso anche se il diverso profilo laterale lo fa apparire più sottile. Non ha la tastiera: per digitare i numeri si utilizza un’interfaccia virtuale che risponde al tatto. A differenza del precedente è Umts e si avvale di un protocollo chiamato HSDPA (High-Speed Downlink Packet Access) per trasferire velocemente i dati sulle reti UMTS.

Per quanto riguarda le email, l’iPhone 3G permette di leggere gli allegati in formato pdf, Word, Excel, Powerpoint ed è compatibile con i server Exchange per configurare facilmente gli account aziendali.

iPhone include Safari, e permette di navigare sul web con tecnologia 3G e Wi-Fi, sincronizzare i preferiti dal dal PC o Mac e usufruire delle funzionalità di ricerca Google e Yahoo! integrate.

L’i-Phone è anche un iPod con normali funzioni di playlist: mediante il display widescreen da 3,5″ e i controlli Multi-Touch consente di scorrere brani, artisti, album. Lo schermo ampio permette anche di visionare, con una buona risoluzione, film e video acquistabili attraverso lo store iTunes (per il momento solo negli Stati Uniti). E possibile anche scaricare un’applicazione che trasforma l’iPhone in una sorta di telecomando Wi-Fi che ci permette di controllare la musica/video di iTunes

Il GPS  integrato rappresenta senz’altro la migliore novità del nuovo iPhone 3G. Non ha una guida vocale ma offre funzioni di itinerario effettuando una triangolazione basata sulla rete Wi-Fi e i ripetitori cellulari. Permette di ricevere indicazioni stradali da e verso qualsiasi luogo, di visionare le Google Maps e di ottenere informazioni sul traffico in tempo reale.

Le prime polemiche riguardano i piani di abbonamento italiani (che risultano più cari di quelli disponibili all’estero),  la mancanza di una copertura omogenea del nostro paese e le difficoltà che molti utenti stanno riscontrando nell’attivazione per via del sovraccarico subito dai sistemi di registrazione e attivazione andati in tilt nei primi giorni successivi al lancio. Una vera e propria protesta si è sollevata in merito all’assenza di piano Internet senza limiti: se nel Regno Unito bastano 30 sterline per navigare senza limiti, da noi bisogna spendere circa 200 euro al mese. Vodafone, dopo le prime proteste, ha attivato una promozione che consente di acquistare l’iPhone a rate (a partire da 9 euro al mese), a fronte dell’impegno di restare con l’operatore per due anni.