Il motore di ricerca del futuro potrebbe non essere più… un motore. Gira voce che Apple stia valutando l’integrazione di search engine basati su AI — tra cui OpenAI, Perplexity e Anthropic — direttamente all’interno di Safari. Un passo che segna un possibile distacco dalla lunga partnership con Google.
A parlarne è stato Eddy Cue di Apple durante la sua testimonianza nel processo antitrust che vede coinvolta Alphabet. Secondo Cue, le ricerche su Safari sono calate per la prima volta il mese scorso, e il motivo sarebbe proprio l’ascesa dell’intelligenza artificiale come strumento alternativo per trovare informazioni.
Per Apple, l’AI non è solo una moda tech del momento, ma una svolta strutturale. Cue ha dichiarato di credere che questi strumenti finiranno per sostituire i motori di ricerca tradizionali, ed è per questo che Cupertino si sta muovendo per integrarli, pur senza renderli — almeno per ora — l’opzione predefinita.
Il futuro della navigazione si gioca quindi sull’equilibrio tra familiarità e innovazione. Apple vuole restare al centro dell’esperienza web, ma lo fa aprendo la porta a un’idea diversa di ricerca: meno query, più risposte. E sempre più smart.